www.presszanchi.com utilizza cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore, rispettando la privacy secondo le norme previste dalla legge. Usando il nostro servizio, acconsenti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy. Per saperne di più o negare il consenso leggi l'informativa completa.

"WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR" 61 A MILANO - Anteprima

Pin It

08 Gabriella Comi Wildlife Photographer of the Year BB15 novembre 2025 - 25 gennaio 2026
MUSEO DELLA PERMANENTE - MILANO

Il concorso di fotografia naturalistica più importante al mondo, Wildlife Photographer of the Year, presenta un'anteprima della sua sessantunesima edizione, che sarà in mostra al Natural History Museum di Londra da venerdì 17 ottobre 2025. L’esposizione sarà ospitata anche presso il Museo della Permanente a Milano dal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026.

La mostra presenterà le 100 suggestive e potenti immagini del nostro mondo naturale, selezionate tra un numero record di 60.636 candidature e giudicate in forma anonima, in base alla loro creatività, originalità ed eccellenza tecnica, da una giuria internazionale di esperti in fotografia naturalistica, cinema, scienza e conservazione.

Tra le immagini svelate in anteprima spiccano un drammatico scontro tra un leone e un cobra di Gabriella Comi, un ritratto di un curioso branco di lupi artici di Amit Eshel e splendide fotografie di fenicotteri, coyote e cervi rossi realizzate da alcuni dei migliori giovani fotografi naturalisti emergenti, alcuni dei quali di appena nove anni.

I vincitori di categoria e i prestigiosi premi Grand Title e Young Grand Title saranno annunciati martedì 14 ottobre 2025 durante la cerimonia ospitata al Natural History Museum, condotta dai presentatori e conservazionisti Chris Packham e Megan McCubbin (diretta sul canale YouTube del NHM). La sessantunesima edizione della mostra offrirà inoltre ai visitatori la possibilità di comprendere meglio come stanno cambiando gli habitat del nostro pianeta. Oltre alle fotografie premiate, saranno a disposizione approfondimenti su alcuni degli habitat raffigurati grazie al rivoluzionario indice sviluppato dal museo, il Biodiversity Intactness Index (BII) che misura quanto rimane della biodiversità naturale di una regione, su una scala da 0 a 100%. Adottato come indicatore ufficiale del Global Framework Biodiversity per le decisioni politiche, è uno strumento essenziale per capire, monitorare e comunicare i cambiamenti della biodiversità su scala globale e per tracciare i progressi verso gli obiettivi internazionali di conservazione.

Roberto Di Leo, presidente dell’Associazione Culturale Radicediunopercento, organizzatore della mostra presso il Museo della Permanente di Milano, dichiara:
“Da oltre tredici anni portiamo a Milano il Wildlife Photographer of the Year, trasformando la città in un punto di riferimento per chi ama la fotografia, la natura e la cultura scientifica. Nella tappa milanese le immagini prendono vita in grande formato, retroilluminate da cornici a LED che ne esaltano la forza visiva e rendono l’esperienza ancora più immersiva. A rendere speciale questa edizione è anche il privilegio della contemporaneità con Londra: un’occasione rara che ci consente di condividere con il pubblico italiano, quasi in tempo reale, le stesse emozioni che si vivono al Natural History Museum. Accanto alla visita, il programma propone diverse soluzioni di visite guidate e almeno quattro incontri gratuiti con ospiti prestigiosi della fotografia e della divulgazione scientifica. Per noi è motivo di orgoglio portare avanti questo progetto, che ogni anno coinvolge scuole, famiglie e comunità in un dialogo vivo e condiviso con il mondo naturale.”

Kathy Moran, presidente della giuria del Wildlife Photographer of the Year, afferma: “Selezionate da un numero record di oltre 60.000 immagini, queste anticipazioni offrono solo un piccolo assaggio delle 100 fotografie straordinarie, toccanti e di grande impatto che attendono i visitatori della mostra di ottobre. Come sostenitrice del potere della fotografia, posso dire che non c’è nulla di più gratificante o commovente che vedere il nostro rapporto con il mondo naturale, in tutta la sua complessità e splendore, condiviso sulla più importante piattaforma mondiale di fotografia naturalistica.”

Il dottor Doug Gurr, direttore del Natural History Museum, aggiunge: “Giunta al suo sessantunesimo anno, siamo entusiasti di portare avanti il Wildlife Photographer of the Year come una potente piattaforma di narrazione visiva, che mostra la diversità, la bellezza e la complessità del mondo naturale e del rapporto dell’umanità con esso. Con l’inclusione del nostro Biodiversity Intactness Index, questa edizione sarà la migliore combinazione di grande arte e scienza all’avanguardia, ispirando i visitatori a diventare sostenitori del nostro pianeta.”

I biglietti per la sessantunesima edizione del Wildlife Photographer of the Year, che aprirà al Natural History Museum venerdì 17 ottobre 2025 e resterà visitabile fino a domenica 12 luglio 2026, sono già in vendita. La mostra partirà poi per un tour nazionale e internazionale nel Regno Unito e all’estero, per ispirare milioni di persone ad apprezzare e proteggere il mondo naturale.

Informazioni su Wildlife Photographer of the Year
Giunto alla sua sessantunesima edizione, Wildlife Photographer of the Year è la piattaforma globale del Natural History Museum di Londra dedicata alla migliore fotografia naturalistica e fotogiornalismo ambientale. La competizione annuale, che riceve oltre 60.000 partecipazioni, è aperta a fotografi di tutte le età, nazionalità e livelli di esperienza. Con la mostra itinerante e le attività di sensibilizzazione che coinvolgono milioni di persone in tutto il mondo ogni anno, sempre più persone sono invitate a celebrare e difendere il mondo naturale.

Informazioni sul Natural History Museum di Londra
Centro scientifico di livello mondiale il Natural History Museum è una delle attrazioni più visitate del Regno Unito. Una fonte globale di curiosità, ispirazione e gioia. La mission è costruire un futuro in cui le persone e il pianeta possano prosperare. Vuole essere un catalizzatore del cambiamento, coinvolgendo i difensori del pianeta in tutte le attività mentre 350 scienziati del museo cercano soluzioni all’emergenza planetaria in ogni aspetto della vita.