Sabato 21 dicembre 2019
CASA DELLA CULTURA - MILANO
Ultimo incontro di approfondimento organizzato dall’Associazione culturale Radicediunopercento, in occasione della mostra Wildlife Photographer of the Year 54, in corso alla Fondazione Luciana Matalon di Milano fino a domenica 22 dicembre.
Dopo gli incontri con Marco Urso, Marco Colombo e Lorenzo Shoubridge, il ciclo si conclude con la presentazione di un’affascinante pubblicazione.
Sabato 21 dicembre alle 21, alla Casa della Cultura in via Borgogna 3, sarà ospite Stefano Unterthiner, fotografo naturalista pluripremiato al Wildlife Photographer of the Year con record italiano di presenze al grande concorso indetto dal Natural History Museum di Londra. Stefano parlerà del suo nuovo e attesissimo libro “On Assignment. Una vita selvaggia”: un’avvincente testimonianza che invita a scoprire il mondo della fotografia, ma anche a riflettere sul nostro rapporto con la natura e le altre specie.
Stefano racconterà la sua vita professionale e soprattutto cosa vuol dire essere ‘on assignment’ per il National Geographic che di recente lo ha portato a trasferirsi alle isole Svalbard per seguire un progetto sul surriscaldamento globale. Ripercorrerà le tappe più importanti della sua lunga e prestigiosa carriera, dai primi passi fino all’ultimo incarico per il Magazine americano: dalle immagini realizzate nel remoto arcipelago di Crozet, a quelle prodotte, sulle tracce del puma, in Cile; dalle suggestive fotografie sul cigno selvatico, ai drammatici scatti che documentano il declino del cinopiteco in Indonesia. Vent’anni sul campo raccontati in maniera personale e con una straordinaria selezione di immagini e storie, ma anche con alcuni video inediti che documentano il ‘dietro le quinte’.
Stefano Unterthiner
Nato ad Aosta nel 1970, Stefano Unterthiner inizia a fotografare a diciassette anni. Dopo la laurea in Scienze Naturali a Torino, ottiene un dottorato di ricerca in zoologia ad Aberdeen (Scozia). Negli anni degli studi, Stefano continua a fotografare e scrivere per alcune riviste italiane, tra cui Airone e Oasis, di cui è anche responsabile scientifico per tre anni. Nel 2000, per uno dei suoi primi reportage, gli viene conferito il premio LIPU Mario Pastore per il miglior giovane giornalista per l’ambiente che segna l’inizio della sua attività professionale. Recentemente, ha ricevuto il premio alla carriera Green ‘Anello verde’. Oggi Stefano è un affermato fotografo, con centinaia di collaborazioni con riviste ed editori in tutto il mondo. Le sue fotografie sono state esposte in decine di mostre personali e premiate nei più importanti concorsi fotografici internazionali. Vanta il record italiano di fotografie premiate Wildlife Photographer of the Year. Stefano è autore di otto libri fotografici ed è stato il primo italiano, nella storia della fotografia moderna, a lavorare su incarico del National Geographic. Nel 2010, con la moglie Stéphanie, crea The Little Wild Gallery: una sua personale galleria fotografica, attualmente aperta al Forte di Bard, in Valle d’Aosta. Nel 2012, Stefano viene scelto dalla regione Valle d’Aosta come testimonial per il progetto di ecoturismo VIVA. Nel 2013 firma il calendario Epson, il più importante calendario italiano dedicato alla fotografia d’autore. Nel 2014 entra a far parte del comitato etico-scientifico di Mountain Wilderness.
On Assignment: una vita selvaggia è il suo ultimo libro, che celebra i 20 anni di carriera.